Archivio provinciale di Trento

Presentazione

L’Archivio provinciale di Trento, istituito con legge provinciale 14.02.1992, n. 11 Disposizioni in materia di archivi e istituzione dell’Archivio provinciale di Trento, si configura quale “archivio dell’autonomia e della memoria del Trentino“ (legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1 Nuove disposizioni in materia di beni culturali e ss.mm.).

L’Archivio esercita funzioni di conservazione e valorizzazione e garantisce la pubblica fruizione della documentazione storica prodotta non solo dall’ente Provincia autonoma di Trento (Giunta provinciale e strutture da essa dipendenti) ma anche da varie tipologie di soggetti, pubblici e privati, che operano o hanno operato nel corso dei secoli sul territorio trentino.

All’istituto sono assegnate inoltre competenze di archivio generale di deposito e di sorveglianza sull’archivio corrente cartaceo e digitale degli uffici provinciali, in particolare il servizio per la tenuta del protocollo informatico e della gestione dei flussi documentali e per la conservazione digitale dei documenti.

L’Archivio conserva fondi e documentazione delle strutture provinciali, inclusi quelli ereditati da preesistenti uffici statali e/o regionali per passaggi di competenze, fondi di enti o di uffici periferici di enti nazionali soppressi, che operavano in funzioni nelle quali la Provincia è subentrata per competenza, archivi scolastici, di aziende di promozione turistica, di associazioni, enti, imprese e studi professionali, di famiglie e persone.

Sulla base delle norme di attuazione dello Statuto speciale di autonomia (D.P.R. 690/1970, da ultimo modificato con D.Lgs. 506/1998) all’Archivio sono stati assegnati in custodia e manutenzione vari fondi dell’Archivio di Stato di Trento, fra i quali si segnalano i catasti, i libri di archiviazione, documentazione di comuni trentini, uno spezzone della Congregazione di carità di Trento, lo Stato civile di epoca napoleonica.

A gennaio 2024 il patrimonio ammonta a circa 13.000 metri lineari, di cui 7.500 conservati nella sede principale e circa 5.500 in altri depositi; l’arco cronologico data a partire dal sec. XIII fino al XX, mentre il documento originale più antico risale al 1239.

Nel corso degli anni l’Archivio ha curato numerosi progetti di individuazione e riproduzione di fonti documentarie di interesse trentino presenti in istituti italiani e stranieri, mettendo a disposizione degli utenti della sala studio documenti (su microfilm o in immagine digitale) provenienti fra l’altro dall’Archivio Segreto Vaticano, dall’Archivio Diocesano di Feltre, dalla Fondazione d’Arco di Mantova, dal Tiroler Landesarchiv di Innsbruck, dal Kriegsarchiv di Vienna, dall’Archivio di Stato di Litoměřice-sezione di Děčín.

Dal 1995 l’Archivio è aperto al pubblico, per 30 ore settimanali; dalla sede originaria di Via Melta n. 22-24 l’istituto si è trasferito nel 2013 nell’edificio di Via Maestri del lavoro, dove dispone di una sala di lettura (fornita di biblioteca specializzata in archivistica e biblioteconomia), uffici per il personale, locali per la riproduzione e la digitalizzazione, depositi per il materiale archivistico e un laboratorio di restauro.

Nel portale Cultura Trentino sono pubblicati inventari, elenchi e regesti.

Fondi archivistici transnazionali

All’interno dei fondi conservati in Archivio si possono individuare documenti/nuclei documentari fonti di interesse per altre regioni: Eine Auswahl finden Sie an dieser Stelle verlinkt.