Chi cammina lungo le pareti rocciose all’ombra della Gola della Tamina può pensare a molte cose: al drago della Canzone dei Nibelunghi o alla potenza delle fredde masse d’acqua che scrosciano lungo la gola, ma difficilmente al nuoto. Un motivo in più per meravigliarsi di una sorgente la cui acqua sgorga dalla roccia alla temperatura di una vasca da bagno.
Questo stupore avrà colto anche il cacciatore che si dice abbia scoperto la sorgente nel 1240. “Il bagno di Pfäfers fu scoperto solo trecento anni fa da un cacciatore […] che andava a caccia di giovani uccelli nel profondo e inagibile burrone […]”, scrisse Aegidius Tschudi a riguardo dell’avvenimento nel 1538. Già nella seconda metà del XIV secolo, l’Abbazia di Pfäfers vi costruì uno stabilimento termale, poiché all’acqua veniva attribuito una proprietà curativa. Anche il teologo tardo medievale Felix Hemmerli attestò all’ acqua della sorgente di Pfäfers poteri curativi e un aumento della fertilità.
Dopo che la sorgente termale era stata utilizzata dall’Abbazia di Pfäfers per 450 anni, nel 1838 il Grosser Rat (parlamento) del Cantone di San Gallo decise di abolire l’abbazia, il che significa che l’amministrazione delle terme era ora di competenza del Cantone. Già nell’inverno del 1838/39, il Kleiner Rat (governo) commissionò la costruzione di una strada da Ragaz alle terme di Pfäfers. Lungo questa strada, una conduttura doveva trasportare l’acqua termale della sorgente per oltre quattro chilometri fino alla valle per alimentare le terme dell’Hof di Ragaz. Dopo soli nove mesi, la costruzione fu inaugurata con un’imponente cerimonia alla quale parteciparono l’intero Grosser Rat e il Kleiner Rat, oltre a migliaia di altri ospiti.
Consapevole dell’importanza economica e culturale della sorgente curativa, nel 1842 Johannes Tribelhorn realizzò una serie di litografie a fini pubblicitari, conservata nell’Archivio di Stato di San Gallo. I tre esemplari allegati illustrano il fascino che questo fenomeno naturale esercitava sulle persone, che lo utilizzavano a scopo curativo e ricreativo. Ulteriori esemplari sono disponibili nella nostra sala di lettura digitale.
Anjo Stehrenberger, Archivio di Stato di San Gallo
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